Lazio,  Nei dintorni

Il bosco incantato alias Bosco del Sasseto.


La Tuscia è un bellissimo pezzo d’Italia, io l’ho scoperta grazie a David, nato e cresciuto da quelle parti. Un anno fa preciso preciso, in una delle nostre incursioni nell’ Alto Lazio, mi innamorai perdutamente di un bosco.

Bosco del Sasseto - Marta
Il Bosco del Sasseto si trova ai piedi del Castello di Torre Alfina, vicino ad Acquapendente, al confine tra Umbria, Lazio e Toscana; fa parte della Riserva Naturale del Monte Rufeno.
Dopo mi pare 2 colazioni, un pranzo, un gelato (non potevo non assaggiare il famosissimo gelato di Torre Alfina!) e una visita al Castello, arriva il fatidico momento di addentrarsi nel Bosco.

Bosco del Sasseto I - National Geographic

Non troverete solo alberi secolari, muschi e felci di un verde accecante, ma vi sembrerà di aspettare da un momento all’altro di trovarvi vis-à-vis con uno gnomo (cioè io sarei vis-à-vis, tutti gli altri ci inciamperebbero) o di essere sfiorati dalle ali di una fata. Si respira un’ aria magica, antica e carica di vita. E vorresti chiedere scusa ad ogni fogliolina che calpesti, perché davvero sei convinta che risponderebbe, mentre cerchi di farti strada per i sentieri un po’ accidentati.

Bosco del Sasseto II - National Geographic

Qui mani mortali sono intervenute davvero poco: grandi massi di origine vulcanica – a cui deve il toponimo di Sasseto – si alternano a felci, muschi, alberi altissimi e contorti; unica eccezione la fa il mausoleo neogotico, voluto dal marchese Edoardo Cahen divenuto proprietario del Castello di Torre Alfina a fine ‘800, che decise di costruire proprio nel Bosco la sua dimora eterna.

Bosco del Sasseto III - National Geographic

Non posso far altro che consigliarvi di andare voi stessi nel Bosco del Sasseto (che è stato anche il set di uno degli episodi del film di Garrone “Tales of the Tales”, non ve l’avevo ancora detto!), credetemi non ve ne pentirete. Ma se doveste andare ed incontrare Fantaghirò e Romualdo, mi raccomando, ditemelo, perché io so che se Fantaghirò esiste, abita lì.

Fonti fotografiche per foto 2, 3, 4: Maurizio Biancarelli per National Geographic

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