
Il ciccicocco
Chi tra amici e conoscenti non mi ha mai sentito pronunciare almeno una volta questa magnifica parola?
Il CICCICOCCO!
Ha un suono favoloso, provate a pronunciarla ad alta voce!
Non la trovate così interessante? Allora proviamo: immaginate di essere bambini. A carnevale, di giovedì o martedì grasso. Siete con i vostri amici, tutti in maschera – io sono quella travestita da a vostra scelta dr. Frankenstein, zingara, punk, ballerina di flamenco, coccinella […], tutti orgogliosamente cuciti dalla mia mamma -. Avete in mano un cestino in vimini – o una busta 😁 – e iniziate a suonare i campanelli di tutte le case del paesino. E piano piano vedete il cestino riempirsi di caramelle, cioccolate, merendine, qualche soldo, un paio di salsicce secche e uova. Le uova, che immancabilmente diventeranno l’arma per le battaglie tra i vari gruppetti di maschere per il controllo del territorio.
Ecco, questo è il ciccicocco, e non ditemi che se non l’avete mai fatto la vostra infanzia è stata comunque bella!
Io ogni anno mi rifornisco di dolcetti vari aspettando che qualche bambino arrivi mascherato, anche se lo so che non è più usanza fare il ciccicocco.
Ma che ci volete fare sono umbra, dovreste saperlo che siamo testardi.
Arco Etrusco
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