
Tutto si crea, nulla si distrugge. Il Fuseum
Essere umbri è avere un rapporto speciale con la materia, essere capaci di giocare con lei. E Brajo Fuso è stato un umbro doc.
Definito come artista della debrisart, dell’arte del rottame (impossibile non far andare un pensiero a quello che invece pensavano i suoi vicini di casa), divenne uno dei più importanti esponenti della corrente artistica dell’arte povera. Era un uomo intelligente e aperto a tutti gli input di ciò che lo circondava: siano state persone, gli intellettuali più importanti dell’Italia del secolo scorso, o i materiali più umili e arrugginiti come ferro, cemento, plastica, vetro.
Brajo Fuso di sé diceva: “E’ la mia vita questa… c’e’ stata sempre una gran sete di ricerca e molto entusiasmo per ogni cosa.”, e per capire perfettamente cosa intendesse, basta andare nella sua casa di Montemalbe, il Fuseum, a 5 minuti dal centro della città di Perugia.
Ad accogliere anche voi all’ingresso ci sarà la gentilissima Tiziana – che si è occupata del restauro delle opere del Parco e ne è la guida – con alcune utili dritte su cosa è il Fuseum, chi erano Brajo Fuso (medico dentista, insegnò all’università di Perugia, brevettò numerose invenzioni come la sedia da dentista … uguale a quella su cui ero seduta io mentre ho morso il mio di dentista intento a fare il suo lavoro!) e la moglie Bettina Rampinelli, pittrice bolognese.
Sarete subito catturati dai colori accesi e lucenti delle tessere di piastrelle incastonate nel pavimento di cemento alternate a pezzi di ferraglia e cerchioni di auto, che vi aiuteranno a guidarvi nella moltitudine di cose da vedere nel parco: il Braizoo, l’Ovale, l’Anfiteatro che d’estate ospita concerti e spettacoli teatrali, le numerosissime sculture come Brancaleone, il Relegato, Vespasiano, il Parlamento, sarete poi divertiti dalle filastrocche e scioglilingua appesi ai muri di un corridoio (sapeva creare molto bene anche con il linguaggio, scrisse libri per bambini e poesie)…
Fino a raggiungere la galleria, progettata anche questa da lui stesso, dalla sala A alla sala M, dove la sua vulcanica produzione pittorica vi sorprenderà: come il sapere che per le sue Straticromie create a Perugia, utilizzò la tecnica del dripping, del tutto ignaro di quello che stava facendo Pollock negli stessi anni in America.
Quando avrete visitato anche voi il Fuseum, capirete quanto le parole utilizzate da Brajo nel descrivere il suo geniale Parco, corrispondano a verità: “Sono attacatissimo ai miei quadri e sono molto felice quando me li sento vicini. Ho voluto dar loro una casa, come a dei figli: a Montemalbe, una collinetta a cinque chilometri da Perugia, tra un fitto bosco di lecci; l’ho chiamata il “Fuseum” e c’e’ anche una piccola casetta per me di pochi metri quadrati, la Brajta, per quando devo riposarmi e se piove. Il Fuseum e’ tutto per loro, per i quadri e per le ceramiche; le sculture le ho sistemate all’aperto lungo i viali e in alcune piazzole. Ce ne sono in ferro, plastica, legno, marmo, pietra, cemento ecc. Sono il loro custode e quasi tutti i giorni dedico loro un buon tempo per andarli a “visitare”. “
E la sensazione che in quei bellissimi spazi all’aperto e all’interno della sua casa, sia racchiusa un dose massiccia di umbritudine, non credo sia, appunto, solo una sensazione. Il caos che pare regnare senza un senso, è solo la facciata di qualcosa di profondo e meditato: saper utilizzare e modellare tutto ciò che è possibile avere per le mani in una terra generosa, ma solo per chi ne sa davvero cogliere le innumerevoli ricchezze.
Il Fuseum si trova in via dei Cappuccini, 454, Monte Malbe, Perugia
Aperto la domenica mattina, orario 10-13
Biglietto intero 4€
ridotto 1€
Link utili:
www.fuseum.eu
Pagina Wikipedia di Brajo Fuso e del Fuseum

Felice come una (colazione di) Pasqua

Il bosco incantato alias Bosco del Sasseto.
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