
Un giorno d’agosto in Umbria. Pic-nic e passeggiata a Brufa
A volte, dimenticarsi dell’esistenza del mare può essere bellissimo. In Umbria d’estate succede molto spesso, anche se si pensa il contrario.
Mettete una domenica d’agosto. Il mare è lontano e al Lago Trasimeno immaginate ci sia troppa gente e avete un gran bisogno di silenzio.
Allora prendete una coperta, preparate al volo un pranzetto buono e lo infilate nel vostro nuovissimo, nonchè bellissimo, cestino da pic-nic e partite con calma alla ricerca di un posto che vi faccia sentire in pace con voi stessi, con vi sta vicino e pure con chi vi sta lontano.
Qui in Umbria non sarà difficile trovare una vostra tana dove riordinare i pensieri o fare una bella chiacchierata o entrambe le cose. Io opto per le colline proprio sopra il mio paesino natale, nella zona del Fosso della Resina per intenderci.
Il mare vi sembrerà lontanissimo, ancora di più se poi verso il tramonto decidete di spostarvi a Brufa.
Vi sentirete sospesi tra cielo e terra e troverete nelle opere d’arte sparse nel borgo e nella collina a fianco della chiesa di S.Ermete, il filo che unisce questi due elementi.
Il Parco Sculture di Brufa – Strada del Vino e dell’Arte nasce nel 1987, per volere della proloco e del Comune di Torgiano. Da allora la frazione è diventata il palcoscenico di sculture d’arte contemporanea di medie e grandi dimensioni, che ogni anno vede aggiungere un’opera alla propria collezione a cielo aperto.
Perdetevi tra le vie, nelle piazze e per le collinette di Brufa: i dualismi vecchio e nuovo, spazi civici e rurali, verde e azzurro, metallo e terra cotta, linee curve e rette prenderanno nuovi significati e farete tesoro delle sintesi che ne propongono gli artisti. Scoprirete opere di noti artisti come Beverly Pepper, Pietro Cascella, Ettore Consolazione, Giuliano Giuman e Umberto Mastroianni.
Il luogo scelto in autonomia da ogni artista è parte dell’opera stessa, come per “Il Tempio delle Voci” di Mirta Carroli che posiziona la sua scultura su di un immaginario asse Perugia-Assisi, creando un legame spazio-temporale che diventa quasi sacro, una sintesi perfetta ai contrari di cui parlavo prima.
Attraversando la “Porta di Castelgrifone” di Eliseo Mattiacci, che richiama alla memoria l’antico nome della città, Castel Grifone, percepirete la presenza delle antiche mura difensive del castello, nucleo su cui si è poi sviluppatala Brufa di oggi. Osservando invece “L’equilibrista” di Marcello Sforna, una figura femminile in equilibrio su di un cerchio, il senso intimo e riflessivo voluto dall’artista sarà amplificato dalla piazzetta dove è stata collocata.
Fate finire la vostra passeggiata al tramonto, immersi tra i vigneti, davanti a “Arc-en-Ciel” di Carlo Lorenzetti. Nonostante il pesante ferro utilizzato per la scultura, tutto vi apparirà leggero e in perfetta quiete, col sole e la natura che diventerà tutt’uno con l’opera dell’uomo, anche senza l’aiuto del mare.
Info utili e link: Scultori a Brufa. Strada del vino e dell'arte. Ingresso libero, aperto tutto l'anno.

Impressioni di settembre.
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