
#umbriainpiedi – parte I
Oggi vi voglio raccontare del perché in questi due mesi sono sparita dal blog.
La causa, una di quelle giuste, si chiama Umbriainpiedi, anzi #umbriainpiedi .
È bastato un messaggio vocale su WhatsApp per dare il via alla collaborazione tra tuqui.it e Peeking Around. Un blog e una startup turistica che in comune hanno l’amore per l’Umbria e la voglia di fare qualcosa per il turismo del cuore verde d’Italia all’indomani del sisma.
E ci siamo trovate io, Claudia, Bianca e Francesca, a confrontarci sulle strategie, sui colori da scegliere, su come impostare i social e sui contenuti della campagna, partendo dall’idea che l’Umbria è in piedi e per dimostrarlo cercavamo il supporto di tutti.
A tenerci sveglie e attive sono stati circa 1000 caffè, mentre siamo state rilassate e loquaci con 500 bicchieri di birra e 400 calici di vino. Ci siamo in pratica nutrite di pizza per pranzo, merenda e cena. Ma non sono mancate nemmeno le colazioni all’alba.
E abbiamo fatto un bel po’ di km in lungo e in largo per l’Umbria fino ad arrivare nelle Marche, a Tolentino, dove abbiamo parlato, tra le altre cose, anche di #umbriainpiedi in pubblico, per la prima volta.
Mancano pochi giorni alla fine del contest fotografico che abbiamo organizzato su Instagram e siccome quello che stiamo facendo in questo ultimo mese richiede post a parte, ho voluto raccontarvi l’inizio di questa storia con un capitolo a sé.
E fin da ora ringrazio le mie compagne di viaggio di #umbriainpiedi, perché senza di loro sarei stata ancora a chiedermi come fare.

#umbriainpiedi - parte II - Narni Sotterranea
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